mercoledì 15 dicembre 2010

High hopes



Ci ragiono oggi, a mente più lucida e fredda.
Sono tornata a casa ieri pomeriggio distrutta, sia fisicamente che moralmente. Qualcosa pare si sia spezzato nei miei sogni, o almeno sfilacciato, ridotto ad un filo sottilissimo.. Forse sono semplicemente delusa, da qualcosa che già mi aspettavo, ci aspettavamo. Ma è sempre la speranza che ci fotte.

Quando è arrivata la notizia (della mancata sfiducia al governo) in tempo reale (e direttamente nel mio lobo temporale) la delusione è stata grande. E' durata qualche secondo, per dar spazio allo sdegno generale.. e i "VERGOGNA, VERGOGNA", venivano urlati dal profondo del cuore di una generazione defraudata, ora nuda. Nuda di sogni.

Mentre la notizia violentava il mio cervello, è accaduto qualcosa di magico. Per un minuto, qualche fiocco di neve e sceso a farci compagnia.. Abbiamo iniziato a chiacchierare, a trasformare quasi, ogni piccolo batuffolo di neve, in una nuova idea, proposta, iniziativa.

Non siamo stati fermati dal gelo, non a Bari e non in Italia, si è deciso di continuare. L'urlo continuerà a farsi sentire. Sperando che non sia l'ultimo urlo, quello straziante, quello della fine.

Della manifestazione pacifica (quello che alcune persone hanno scatenato a Roma, non ha nulla a che vedere con i veri manifestanti, black bloc o inflltrati che siano -ma questa è un'altra storia-) in se, non mi va tanto di parlare, è stata una manifestazione, con studenti di ogni età, con polizia ovunque, anche tra le nubi, gelide. Il resto, è commentato ovunque.

A me va ora, quel racconto poco descrittivo e obiettivo. A me va ora il racconto dell'esperienza.
C'è stato qualcosa di fortemente empatico ieri. In quel secondo, tra la notizia e la neve, c'è stato qualche attimo sospeso, fermo, dove un unico respiro era percepibile, un'unica emozione.

C'è chi con la Digos ci ha parlato, pacificamente, pur non condividendo idee comuni, chi scattava foto (tra cui un "sosia" di Mick Jagger!), chi noleggiando un furgoncino, ci ha scortati a ritmo di musica. Poi,  ad un certo punto, di punto in bianco un'assemblea lampo. Idee, mini dibattiti, tante battute e risate, nonostante tutto.

L'Italia fa schifo, i politici si prostituiscono per un pugno di voti e milioni di euro, escort e coca. Poi, c'è quell'Italia, che nonostante cada sempre, nonostante sia schifata, uccisa nell'orgoglio, nelle speranze e nei sogni, cerca sempre di lottare, di resistere.
Quell'Italia che cerca di riprendersi almeno un millesimo, di quel futuro, di quei sogni, che sono continuamente venduti e svenduti.

"..There was a ragged band that followed in our footsteps
Running before time took our dreams away
Leaving the myriad small creatures trying to tie us to the ground
To a life consumed by slow decay.."

Patti Smith ci ricorda che The people have the power il che sarebbe verissimo, ed è vero se penso a quello che è successo ultimamente e soprattutto ieri, ma c'è una bella fetta di gente apatica, atrofizzata, talmente abituata allo schifo, che non riesce più a sdegnarsi e lascia correre, sembra gente senza sogni. Una marea di zombi guidati dal dio denaro.. E più che i politici, forse sono più loro ad uccidere le idee, i pensieri, IL pensiero. Quel qualcosa che fa scattare le sinapsi e mettere in moto il cervello. Da qualche anno a questa parte, sembra sempre tutto più spento. 

A volte mi chiedo se posso ancora continuare a danzare tra i miei sogni. 
Cerco di essere positiva, e richiamo la poetessa. Un piccolo post-it. E vado all'assemblea.

"..LISTEN
I believe everything we dream
can come to pass through our union
we can turn the world around
we can turn the earth's revolution
we have the power
People have the power ...
"

3 commenti:

  1. "QUANDO SMETTI DI SPERARE INIZI UN PO' A MORIRE"!!!
    Spesso mi chiedo anch'io se non sono solo una povera illusa, se sono nata nel mondo e nel tempo sbagliato, se c'è rimedio ecc.
    Ma mi ritrovo sempre e comunque a vivere di sogni e speranze.
    Non riesco a farne a meno, è impossibile vivere senza.
    "You can dream, so dream out loud" è una delle mie preferite, assolutamente.

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  2. Come ti capisco! Non ti nego che mi sento diversa da molta gente.. da troppa gente. Io adoro stare in un mondo tutto mio, di musica e libri, perchè quello che c'è fuori, mi fa abbastanza schifo, ma per quel che mi è possibile, lotto, spero.. che qualcosa cambi. E mi accorgo di non essere sola.

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  3. Sentirsi diversa è una costante ^_^
    E devo dire che ne vado anche fiera ed è nella mia personalità...
    Ho proprio un ascendente acquario forte pare: sono un bastian contrario ^_^
    Mi piace tanto avere il MIO mondo migliore, nella speranza che cambi l'altro.

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