sabato 25 giugno 2011

Mentre tutto scorre..


L'aria è deliziosa.
Piccoli sentori d'estate si perdono nell'aria.. Tutto sprigiona leggerezza.
Tutto scorre, più o meno lentamente, nella percezione che noi abbiamo in ogni istante.
Tutto scorre, anche nella "bolla", dove tutto si sussegue, dinnanzi ai miei occhi.. immagini veloci, fotogrammi irrilevanti.. niente di serio da catturare.. mentre il tempo fugge lontano.. a volte troppo distante.

Granelli di sabbia rincorrono la promessa del sogno, l'illusione della clessidra.
La sabbia sfugge.
I nostri occhi si perdono nel mare dell'apatia, troppo abituati a flash continui, privi di senso.. privi di bellezza.

C'è solo un posto dove vorrei essere in questo momento, lontana da tutto, in solitudine, a cercar di fissare un microscopico frammento di tempo e racchuderlo nell'eternità della memoria. Nel mio essere.
Vorrei esser in riva al mare, nella "mia" clessidra.. persa tra infiniti granelli di sabbia che mi ricordano del tempo..
Vorrei esser lì, a fissar le stelle.
A sentirmi ancor più insignificante, più piccola, microscopica.
Nel tempo.
Nello spazio.
Sospesa tra notte... e tempo, mentre la luna si perde nel mare facendo emergere quella patina di pensieri sommersi, socchiusi negli abissi.
Nei miei abissi.

Non vorrei esser in nessun altro posto ora, mentre tutto, fuori, scorre.



Stream of consciousness. Ascoltando e perdendomi nella meraviglia dei Sigur Rós e in Consequence dei  "The Notwist". E scrutando, con la lente d'ingrandimento in questi giorni, René Magritte. Tutto questo, è LOOP.


Legg upp í túr                                 Inizio un viaggio,
og tölti götuna                                vagando per le strade,
Sé ekki út                                       non trovo una via d'uscita,
og nota stjörnurnar                          così utilizzo le stelle. 




Fail with consequence,
lose with elequence
and smile.
I'm not in this movie,
I'm not in this song.



sabato 11 giugno 2011

I shut the world outside.


Ci sono poche, pochissime cose che in questi giorni catalizzano la mia attenzione.
La mia mente, il mio cervello ignorano tutto, sono in uno stato di apatia... apparente. Gli occhi catturano immagini, le orecchie suoni, ma senza alcuna rielaborazione celebrale degna di nota. I miei sensi provano indifferenza, insofferenza verso il mondo.. in apparenza.

"..Ogni alba avrà anche un po' di morte dentro sè.." 
(Afterhours - È la fine la più importante)

" ..People always leave.. "
(Peyton Sawyer - One Tree Hill [personaggio abbastanza simile a me]) 

Questo catalizza la mia attenzione da due giorni. Ed loop nella mia testa.
Forse non è un caso. In entrambe le frasi c'è un filo conduttore.
Rincorro immagini nella mia testa, frasi, scene.. Elaboro tutto meticolosamente, instancabilmente, mentre dall'esterno, pare ci sia solo calma in me.. Calma e apatia, mentre tutto all'interno è caos.

Le persone ci lasciano. 
A volte del tutto, a volte sono solo parti di loro a farlo, ma è inevitabile. Persino da noi stessi siamo lasciati.. a volte per istanti, a volte per giorni, a volte per anni.
Siamo come miriadi di schegge di vetro, messe insieme da fragilità.. forse è per quasto che anche un' alba avrà anche un po' di morte dentro sè. A volte, piccole schegge vengono raccolte da chi ci stà accanto, rimettendo quel piccolo frammento al suo posto.
People always leave …but sometime they came back.

Forse oggi ho solo ascoltato troppo Afterhours, Placebo e Jeff Buckley.
Forse mi sono solo imbattuta in qualche scheggia.
Forse ho soltanto chiuso il resto del mondo fuori, per cercare di capire il mio.

Ho bisogno di un placebo, un'esplosione caleidoscopica.. di ritrovare qualche frammento di creatività intriso di stimoli..
Probabilmente avevo solo bisogno di analizzare tutto questo, sotto forma di (apparenti) pensieri confusi per ritrovare qualche piccolo tassello smarrito.

Strano il caos (o il caso?), il battito d'ali della farfalla, era già da tempo, l'uragano della mia testa.