mercoledì 9 marzo 2011

..il cielo in una stanza.



Gran parte della gente e lì fuori, a festeggiare, fal baldoria, impersonando soggetti famosi ai più. Spesso sono personaggi in voga.
Ma quanto, le caratteristiche dei soggetti che impersonano per una sera o poco più, riflettono aspetti del loro carattere o caratteristiche che realmente li affascinano? O quanto "studio" c'è in quel personaggio?
Perchè proprio quella scelta?
Mi domando, quanto, la scelta sia casuale o dovuta a circostanze particolari.
Ma credo di esser io quella a farsi troppi problemi. In discoteta, o in qualsiasi altra festa, a chi vuoi che importi chi sei in quel momento e perchè lo sei? Sono le urla, la musica (tunz tunz), i fiumi d'acol e l'aumentata eccentricità-eccitazione di indossare i panni di personaggi "fighi" a farla da padrone.. tutto il resto, è noia. Pura noia.
Sarà per questo, che la festa di carnevale l'ho sempre odiata. Perchè è soltanto l'occasione in più per far "casino" e basta. Senza che ci sia un microscopico perchè, nascosto... per ogni soggetto.
L'atteggiamento è: Stasera è carnevale, si esce, ci vestiamo da questo o quello famosi e andiamo a ballare. E' l'atteggiamento dei più, del 90% della popolazione, soprattutto giovanile o giovane che sia.

In Wonderland, (è così che mi va di chiamare il mondo dove abito, nella mia testa) la festa di carnevale (o mascherata a tema che sia), sarebbe "studiata".
Selezionerei personaggi che più o meno rispecchiano parti del mio carattere, o che ammiro.. qualcosa che mi rappresenti, anche in una sola, pallida sfumatura.
La festa, sarebbe con poche persone, perchè odio il caos, mi basta quello della mia testa.. e ci sarebbe tanta buona musica selezionata.. qualcosa di particolare, insolito forse. Dove tutti si "smascherano" spiegando il vero perchè della scelta.. un parlare, anche se lontanamente, di se stessi.. Sarebbe una festa, a tratti, teatrale.
Ci penso a quei personaggi. Ai "miei" personaggi, mi aiuta a riscoprirli e riscoprirmi.

Uno dei personaggi, che mi rappresentano, avevo voglia di rivederlo. Rivederla, visto che è una donna: Amelie. Mi sarebbe piaciuto rivederla, in madrelingua.. Non so nemmeno io, precisamente il perchè. Lo so invece.. e sono tanti.
Invece ho scelto di restarmene qui, a riflettere sul silenzio e nel silenzio. 

Mi ritrovo spesso a fissare la finestra. 
Mi ritrovo continuamente a sperare nella neve. A cercare la neve, a cercare quel contatto visivo e olfattivo. Quella magia dei sensi, travolgente. Quella leggerezza, quella delicatezza fluttuante, delicata.
Mi ritrovo a sperare nella docezza, nell'impatto con il mio universo riflesso, che leggero e silenzioso fluttua nell'aria.

Mi ritrovo a sperare in una neve che non verrà. Ma intanto, i miei occhi, anche per questa sera, non riescono a smettere di guardare fuori..

E mi ritrovo il cielo in un stanza. Nella mia stanza, in my place

..In my place, in my place,
Were lines that I couldn't change..


Bonne nuit, a TOI.

..Tu sei qui. Ah tu non fuggi.
Tu mi risponderai fino all'ulitmo grido.
Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura.
Tuttavia qualche volta corse un'ombra strana nei tuoi occhi.
.
[Neruda - Giochi ogni giorno]


2 commenti:

  1. eehhhhff quanto è vero!! La futilità del Carnevale e purtroppo di tante altre feste fatte solo per spender soldi e/o sballarsi! --bah....

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  2. CONDIVIDO TUTTO.
    Ecco magari tranne la neve, che qui chiamano per domenica-lunedì :P
    PS: ho passato anni a guardare per serate intere fuori dalla finestra di camera mia... cioè a guardare semplicemente il cielo. Tramonto-crepuscolo-sera soprattutto... Ultimamente non ho più tanto tempo per farlo :(
    Avrei bisogno di ritrovarmi in quei momenti però.

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