martedì 22 febbraio 2011

Shadows in the rain



I vetri della finestra erano coperti di vapore acqueo.
Piccole goccioline di pioggia, dall'esterno, si rincorrevano lungo le imposte, disegnando percorsi imprevedibili, lontano dalle strade del tempo, scandite dal ticchettio della pioggia, lieve, malinconico.
Qualcosa si mosse in lontananza.. E fu allora che lo sguardo cercò oltre.

Al di là del mio riparo, una figura femminile, si muoveva fluida nella pioggia. I suoi occhi apparivano incerti, come persi in una ricerca, quasi come se quella parte di lei, così profonda, stesse rincorrendo se stessa ed i suoi pensieri chissà dove. Se ne stava semplicemente lì, ad osservare quella panchina dispersa nel parco, come un piccolo angolo di mondo, di un mondo lontano.

Dall'altro lato della strada, un altro sguardo era fisso sul fantasma della pioggia, proveniva da un'altra casa, poco lontana da quel mondo. Un ragazzo era intento ad osservare quella creatura solitaria. I suoi occhi erano così distanti, che sembravano puntare altrove.
Chissà se realmente entrambi stavamo osservando quell'ombra silenziosa.. o se era soltanto tutto frutto della mia fantasia, mentre lo sconosciuto, guardava semplicemente fuori, distrattamente.
Chissà se c'era realmente qualcuno, che in quell'istante stava osservando esattamente quello che i miei occhi catturavano.

Ad un tratto, le mie iridi, si focalizzarono un foglia che cadde lenta, silenziosa, attraversando l'aria, sospinta dalla pioggia, cullata dal vento. Quando la lenta discesa, fu terminata, tornai con lo sguardo a cercare quell'ombra nella pioggia, ma era scomparsa. Il mio sguardo vagò incerto, tra la panchina solitaria, gli alberi spogli persi nella nebbia e piccole gocce che lentamente cadevano.

Poi, d'un tratto, mi ritrovai sommersa da libri e appunti, ferma.
La mia mente sembrava esser tornata al suo posto.
Fu così che capii.


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