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giovedì 12 aprile 2012

The spiderman is having me..

L'eterna lotta tra buio e luce. 
Conscio contro inconscio.
Urla contro silenzio.
Succubi ed Incubi.
Nel perpetuo conflitto tra Io, Es e Super-Io.


[Il miglior Dottore - Kubin Alfred]


Perché farlo..

"Perché leggere, perché scrivere. Non è molto facile da spiegare.
Una volta un grande poeta scrisse una lettera a un grande scrittore. Il poeta si chiamava Francesco Petrarca e lo scrittore Giovanni Boccaccio.. Adesso io non ricordo esattamente le parole di quella lettera ma più o meno diceva:
“Non c’è cosa più leggera della penna, non ci sono cose più belle delle parole.
Uno scrive parole e dopo mille anni ci saranno persone che continueranno a leggerle e ad amarle.”

Oggi è tempo di persecuzione, di violenza, di guerra, ma quando io leggo una lirica del Petrarca io sento che … che è la celebrazione della vita, perché lui amava la vita e amava il suo mestiere.
Le ultime parole della sua lettera, mi ricordo molto bene, dicevano:
“Poiché devo morire, spero che la morte possa trovarmi intento a leggere o a scrivere.” "



.. e perché (forse) non farlo

"Le forze di attrazione e di repulsione, i poli della terra con le loro correnti, l’alternarsi delle stagioni, il giorno e la notte, il bianco e il nero, non sono che l’espressione di una lotta. Il vero inferno consiste nel fatto che questo doppio gioco contraddittorio si prolunga in noi." 
 [L'altra parte - Kubin Alfred]




sabato 17 dicembre 2011

Dreaming with tears in my eyes



Puntuale, arriva la sera. 
Le tenebre tornano ad impossessarsi del tempo e tutto, lentamente, inizia a tacere. I minuti passano, formando le ore, mentre le voci sfumano.. le luci si spengono.. e il buio arriva.
Il figlio di Ipno e Notte, discende tra corpi i addormentati, assumendo sebianze diverse di corpo in corpo, di sogno in sogno.
Sogni differenti, spesso speranze, a volte illusioni, altre piccoli capolavori surrealisti dipinti dall'inconscio. O incubi.

C'è poi chi, con Morfeo ha sempre troppo poco a che fare e impara ad ascoltare i richiami della notte, divenuti (ormai), troppo malinconici e tristi. 
Il vento soffia inesorabile, creando in quelle menti, piccoli uragani di pensieri che mozzano il respiro. Nonostante ciò, il silenzio, all'esterno è assordante.
E' come se l'essere fosse scisso in due entità: una immobile al centro dell'uragano di pensieri che si fanno "lentamente analizzare"; l'altra è immobile accanto al letto che ascolta il silenzio, osserva il soffitto e le luci fuori dalla finestra, ascoltando il "ticchettio" del cuore che, quasi con affanno, rincorre l'uragano e si ferma con i pensieri.

Si potrebbe pensare che sia gente che ha perso la speranza nei sogni.. come un ex sognatore incallito che smette di addormentarsi per sognare e resta sveglio diventando incubo, spesso di se stesso. La lotta tra passato e presente, si fa serrata. 
I sogni, tentano di non annegare e ansimano cercando la riva.. rincorrendosi, mentre le loro onde, sempre più spesso, s'increspano e, infrangendosi dalla loro spuma, piccoli fantasmi si liberano ululando malignamente o singhiozzando tristemente.

L'incubo è sempre lì, ricorda e sussurra che il confine tra sogno e illusione è sottilissimo, la zona d'ombra è quasi impercettibile.. e si perde ogni speranza di distinguerla con chiarezza, di osservare quella linea netta di confine, che la gente che dorme e sogna riesce chiaramente a distinguere.

Sono le 3:00 del mattino e mi viene in mente una delle canzoni che mi ha accompagnato in questa giornata. La strofa che da oggi mi tormenta, non è un caso.

..Red lights, grey morning
You stumble out of a hole in the ground
A vampire or a victim
It depends on who's around..


..Three o'clock in the morning
It's quiet and there's no one around
Just the bang and the clatter
As an angel runs to ground..


La solitudine, si fa spazio tra le sensazioni, impadronendosi di tutto il resto, di tutte quelle che possono essere le speranze o semplicemente pensieri, sensazioni positive. Più ci si addentra nei meandri oscuri dell'animo, più quella sensazione cresce. 
E' come un demone che si nutre senza controllo della tua voglia di sognare. La voglia di scrivere passa, il desiderio di accarezzare e maledire sorridendo le dita impacciate sulla chitarra evapora, così come la felicità di pastrocchiare disegni "surrealistici" su un foglio viene cancellata da una "passata" d'apatia.. lasciandoti quasi sfinita.

Solo la musica e il viaggio in epoche passate attraverso la lettura riesce a salvarti, a farti incontrare altre anime sole, a volte disperate, che hanno "adottato" quel demone, trasformandolo in creatività.  
Sono come un caldo abbraccio sempre accogliente.. Un rifugio, in ogni tempesta. Ti sembra di conoscerle da sempre quelle anime, ed è come se qualcuno ti capisca profondamente e prima di te, abbia provato a trasmettere quelle sensazioni.
Dovrei solo fare anch'io tutto questo. Trasformare, ma non ne sono capace. Anche se forse basterebbe solo sperare, sognare.. cambiare.

E' come esser bloccata in un blocco di vetro, che ti contiene a malapena. Ci sei solo tu e la tua triste apatia. Mentre fuori tutto esplode. 
Piove e le gocce scorrono lungo il vetro. 
Solitarie. 
Alcune destinate ad incrociarsi, inglobarsi e scomparire, con l'ultimo tonfo, insieme. Altre si accumulano e si perdono. Altre restano sospese, come lacrime.

Una continua ricerca, una continua lotta contro i demoni, la solitudine. Come il mito platonico della mela, della metà perfetta. Del ritorno dell'individuo "originario", completo. Sogno o illusione? Secoli di riflessioni, constatazioni e smentite. Ognuno ha la sua risposta. A volte differente in base al periodo che vive.

Sono bloccata. Parafrasando i Cure e gli U2, "It's always the same, I'm running towards nothing" o "I'm running to stand still", mentre tutto intorno a me scorre. 
E' buio e sono qui, a guardare le luci. Scorgo Morfeo, ma lui, appena incorocia i suoi occhi con i miei, scappa. Non riesce a trasformarsi, ad assumere sembianze di sogno. 

L'uragano mi attende. Qualcosa, almeno stasera si è trasformato, un demone (che stasera ascolta particolarmente gli U2 e Pink Floyd) è divenuto "prosa". 
E' qualcosa almeno.. O è solo un illusione?

"Just the bang
and the clatter
As an angel 
hits the ground."

 



"Hey you,
Standing in the aisle,
With itchy feet and fading smile,
Can you feel me?"

".. But it was only fantasy.
The wall was too high, as you can see.
No matter how he tried, he could not break free.
And the worms ate into his brain.."






"There is no pain, you are receding
A distant ship smoke under the horizon
You are only coming through in waves
Your lips move but I can’t hear what you are saying
When I was a child
I caught a fleeting glimpse
Out of the corner of my eye
I turned to look but it was gone
I cannot put my finger on it now
The child is grown
The dream is gone
And I have become
Comfortably numb."

 

sabato 8 ottobre 2011

Have you ever seen the rain?



Piove.
Dopo settimane di aridità, nello spazio che separa i miei occhi dall'atmosfera, piccole goccioline d'acqua danzano fingedosi pulviscolo.. e silenziosamente, lentamente vanno a sfiorare e interrompersi in quel che incontrano per la loro strada..
Si potrebbe seguirne la danza, soprattutto quella finale, focalizzando lo sguardo su una gocciolina e rincorrerla lungo il suo percorso "a terra".. prima e dopo lo schianto, quando la sua essenza scivola silenziosa mescolandosi ad altre. Cosa determina in lei quella piccola compenetrazione in qualcosa di più grande? In un mini torrente formatosi da migliaia di gocce scese dal cielo alla ricerca di se stesse. Cosa resta di quel che era?
Probabilmente ce ne sarà una, in quella miriade che corre in quel torrente alla ricerca di qualcosa, pur sentendosi parte estranea di quella massa di gocce chimicamente legate tra loro.
Lei è solo sospesa nel vento. E' padrona del vento. Sente il vento, pur non toccandolo in alcun modo.. forse.
Mi piacerebbe catturare "la vita" di una goccia, nell'attimo prima che tocchi il suolo, che si unisca a milioni di altre gocce.. forse perdendosi tra le altre, forse sentendosi diversa.
Un'istantanea.
Esser fuori, tra le milioni di gocce, per le vie nella città a tratti silenziosa. E pensare.. catturare ogni brandello di pensiero che si nasconde negli angoli bui, magari coperto da un mucchietto di polvere.
Sarebbe bello perdersi nella bellezza, nel chiaro-scuro di ogni cosa.. nei piccoli dettagli di luce, nelle forme più insolite ed improbabili.

Cerco di essere torrente e goccia al tempo stesso. Assorbo silenziosamente dalla natura, cercando di evolvere la mia.. piccola, silenziosa.. diversa.

Tic.. Tic.. Tic.. I vetri sono bagnati, mentre tutto scorre, si rincorre.. ed eccola, una piccola goccia cerca il suo posto del mondo.

Tic.. Tic.. Tic.. Queste canzoni scorrono senza controllo nella mia testa.

Immensi Cure.. ormai, sono penetrati nelle mie vene.. THE CURE rains in my blood.



Just a ("dark") prayer.



Roma, un anno esatto fa.. l'attesa era febbrile. E la magia era (anche) quella di viaggio. Quella "bomba ad orologeria" mi manca.. Maybe I just want to go away (for awhile).




La bellezza della pioggia.. fa riaffiorare, puntualmente alla (mia) memoria "La pioggia nel pineto" di D'Annunzio.. E' come se il ticchettio di quelle piccole gocce che cadono talvolta leggere, talvolta irruenti, recitasse per me questa meraviglia. L'adesione totale tra la natura e la mia mente..

venerdì 16 settembre 2011

All nightmare long..



Al di là della calma apparente,
c'è un mare in tempesta
ed è il mio inconscio che lo urla,
squarciando la solitudine ed il silenzio della notte.




Come closer and see
See into the trees
Find the girl
While you can
Come closer and see
See into the dark
Just follow your eyes
Just follow your eyes

I hear her voice
Calling my name
The sound is deep
In the dark
I hear her voice
And start to run
Into the trees
Into the trees
Into the trees

Suddenly I stop
But I know it's too late
I'm lost in a forest
All alone
The girl was never there
It's always the same
I'm running towards nothing

Again and again and again and again and again...
And again.

venerdì 14 gennaio 2011

It's friday.. I'm in love!



I don't care if monday's blue
tuesday's grey and wednesday too
thursday i don't care about you
it's friday i'm in love

monday you can fall apart
tuesday wednesday break my heart
thursday doesn't even start
it's friday i'm in love

saturday wait
and sunday always comes too late
but friday never hesitate...

i don't care if monday's black
tuesday wednesday heart attack
thursday never looking back
it's friday i'm in love

monday you can hold your head
tuesday wednesday stay in bed
or thursday watch the walls instead
it's friday i'm in love

saturday wait
and sunday always comes too late
but friday never hesitate...
dressed up to the eyes

it's a wonderful surprise
to see your shoes and your spirits rise
throwing out your frown
and just smiling at the sound
and as sleek as a shriek
spinning round and round
always take a big bite
it's such a gorgeous sight
to see you in the middle of the night
you can never get enough
enough of this stuff
it's friday
i'm in love






mercoledì 12 gennaio 2011

..Breathe underwater..



Non sò dire dove esattamente la mia giornata sia finita.

Forse si è conclusa nel momento in cui, ho sentito una mia coinquilina urlare di gioia perchè stava iniziando amici, perchè c'era un ballerino che le faceva "ballare gli ormoni". Credo sia stato in quel preciso istante che un meteorite abbia colpito il mio sole. . per un attimo.

Eclissi.

La luna oscura la terra, la marea s'innalza.. il mare s'ingrossa.. eppure, il senso di pace che infonde, è sempre lo stesso.. che sia bonaccia o burrasca. 
Lo sguardo si perde, insegue l'orizzonte tutt'intorno. Il confine è sottilissimo, sfumature di cielo ed acqua si legano, trovando il loro compromesso, in quella tonalità ibrida, in cui l'etere e il suo specchio si fondono. E resti senza fiato. 
La meraviglia si impossessa dei tuoi sensi e ti ritrovi lì, a sperare di poterti perdere, di lasciare che il tuo sguardo corra con il vento verso l'orizzonte, mentre il tuo corpo si sente a casa e nuota leggero ed elegante al fianco di un delfino.

Indosso gli occhiali. I tuoi occhi.
Riesco a vedere delfini che saltano, quasi a voler salutare, testuggini che si divertono a ricordare che a volte la calma può essere una virtù, balene maestose ed innoque.. ogni abitante dell'abisso mi parla attraverso i tuoi occhi, si dipinge attraverso i tuoi racconti sulla tela dei miei sogni..Mi ricordano cosa sono.

Vorrei non indossare gli occhiali, esser lì accanto a te, con lo sguardo senza fine. 
Continuo a sognarlo e ad implorarti di portarmi con te.. nonostante tutte le tue buone ragioni per non farlo. Non è colpa mia se quel mondo mi scorre nelle vene dalla nascita. 

Chiudo gli occhi e riaffiora alla mia mente la frase di Verga nei Malavoglia

"..Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai faraglioni, perché il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare, e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico.."


Fenomeno meraviglioso l'eclissi. Momento di pace e stupore continuo.. Ritrovamento, anche attraverso la musica. Raggi di sole ed eclissi, sono stati filtrati e messi a fuoco da Cure, Radiohead, Jimi Hendrix e gli Who.. tu ovviamente "ci sei sempre stata".

Scelte random tra quelle ascoltate.






Eclissi.. oscuramento.. vista l'ora una ninna nanna è l'ideale.. se non si ha paura dei ragni.