Perchè dovrei sentirmi giudicata dai miei stessi "colleghi"?
Perchè quella stessa gente che oggi, ieri e domani, "punta il dito" citando frasi pronte, non mi elabora un pensiero concreto?
Perchè quella stessa gente che oggi, ieri e domani, "punta il dito" citando frasi pronte, non mi elabora un pensiero concreto?
Parto dall'inizio. Ci provo, per quanto poco lucida e stanca io sia.
Oggi abbiamo manifestato in TUTTA Italia. Ci hanno accusato in tutti i modi: strumentalizzati, non studiosi, violenti.. Ce ne siamo sentite di tutti i colori. Persino dai nostri "presunti" colleghi.
Ma concretamente, a quelle menti che dissentono ho sentito poco e niente, se non frasi fatte, pensieri di altri.
Non sò che pensare. Questa "riforma" universitaria non piace a nessuno, ma non tutti sono disposti a scendere in piazza e protestare pacificamente. Ci si nasconde dietro la scusa dell' "è troppo tardi". Se è così tardi, perchè comunque tutta l'Italia studentesca continua a crederci? Perchè continuano a mobilitarsi masse e masse di studenti e ricercatori? Perchè la gente, sempre in tutta Italia, applaude i manifestanti? Perchè oggi ho visto gente di destra e sinistra manifestare?
Noi saremo anche "demotivati e accalorati nel protestare cercando solo di scaricare le difficoltà negli studi" come qualcuno ha detto, ma i ricercatori allora sono dei pericolosi esponenti dei centri sociali di estrema sinistra la cui età dimostra evidentemente il loro status di fuori corso (quindi asinacci)??????
Si manifesta... Perchè (forse) c'è ancora speranza. Perchè subire passivamente equivale a non averci provato. Anche se per voi è tardi.
Sarà tardi quando "Non ci sarà più futuro da difendere". Quel poco che ci è rimasto cerchiamo di difenderlo.
SENZA RICERCA NON C'È FUTURO. PER NESSUNO.